LA RELIGIONE

La cristianizzazione non implicò In origine i Longobardi praticavano il paganesimo e veneravano divinità femminili legate alla fertilità e alla terra.
Dopo essere entrati in contatto con altre popolazioni germaniche adottarono il culto di dei maschili di ispirazione guerriera come Wodan (Odino).
In seguito, durante lo stanziamento tra Norico e Pannonia, si avviò il processo di conversio-
ne al cristianesimo. L’adesione alla nuova religione all’inizio fu superficiale e strumentale, imposta dall’alleanza con i Bizantini; tra la popolazione continuava infatti a sopravvivere la religione pagana.
Che il credo ufficiale dei Longobardi nel VI secolo rispondesse a esigenze politiche più che spirituali lo dimostra la scelta di Alboino: egli, progettando la calata in Italia, abbandonò il cattolicesimo per abbracciare l’eresia ariana, al fine di ottenere l’appoggio dei Goti ariani contro gli stessi Bizantini.
L’affermazione del dominio in Italia e il contatto con la civiltà romana indussero i Longobardi ad una progressiva conversione al cattolicesimo che ebbe come promotrice la regina Teodolinda (VI-VII secolo).
mai per i Longobardi la perdita totale della propria tradizio- ne culturale, come dimostra ad esempio la diffusione del culto di San Michele, il “guerriero di Dio”, particolarmente caro al ceto guerriero, venerato come santo nazionale nel santua- rio di Monte Sant’Angelo sul Gargano.

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