MUSEO CIVIDALE FRIULI

Con il suo legame indissolubile con il territorio che lo circonda, Il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli rappresenta un’eccellenza nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali che narrano del popolo longobardo.
La storia stessa del Museo ha inizio con il Conte di Valsassina Michele della Torre (Michel, Graf von Thurn und Valsassina), che nei primi anni del XIX secolo, complice l’amore per la Storia Medievale di impronta romantica, ricevette un finanziamento dall’imperatore Francesco I d’Asburgo al fine di riportare alla luce i tutti i resti e le tracce del passato lasciato dai Longobardi in quei luoghi.

Il comune intento dell’Imperatore e del Conte era di creare un punto di riferimento per gli studiosi che si occupavano di antichità e, al tempo stesso, un luogo dove i cittadini potessero riscoprire le loro radici e origini.

Fu così che nel 1817 venne ufficialmente inaugurato il Museo di Cividale del Friuli, che più tardi, nella seconda metà dell’Ottocento, beneficiò della donazione di un patrimonio inestimabile di fonti documentarie e di una riorganizzazione volta a dare alle collezioni esposte la memoria storica ed organica del Patriarcato di Aquileia, un territorio che, a partire dall’Alto Medioevo, divenne il cuore dell’Europa.

Ancora oggi, per i visitatori è possibile confrontarsi con i suggestivi arredi scultorei provenienti da resti di edifici tardoantichi e altomedievali, raffinati mosaici decorativi delle domus di età romana, oltre naturalmente alla ricca collezione di reperti longobardi.

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