Scuola Secondaria I Grado
I TERRITORI LONGOBARDI
Al loro arrivo in Italia i Longobardi entrarono in contatto con la realtà culturale di un tertorio divenuto crocevia strategico tra occidente e oriente, un tempo cuore dell’Impero omano e ora sede della cristianità.
a stabilizzazione sul territorio italiano implicò il confronto con la popolazione locale, determinand...
L'EVOLUZIONE DELLA SOCIETA' LONGOBARDA
Il rapporto con gli autoctoni inizialmente fu difficile e violento, ma col passare del tempo si manifestarono segnali di cambiamento, soprattutto dopo la conversione al cattolicesimo. I Longobardi cominciarono ad integrarsi con le vecchie èlites romane, che gradualmente accettarono la loro presenza.
Gli ultimi re longobardi, Liutprando...
LA RELIGIONE
La cristianizzazione non implicò In origine i Longobardi praticavano il paganesimo e veneravano divinità femminili legate alla fertilità e alla terra.
Dopo essere entrati in contatto con altre popolazioni germaniche adottarono il culto di dei maschili di ispirazione guerriera come Wodan (Odino).
In seguito, durante ...
IL PELLEGRINAGGIO
Il pellegrinaggio, inteso come viaggio del singolo o di un gruppo di persone verso un luogo sacro, rappresenta una forma devozionale e cultuale molto diffusa tra le religioni antiche e praticata ancora oggi.
Durante l’Alto Medioevo il pellegrinaggio verso i santuari romani e in particolare verso quello di Monte Sant’Angelo sul Gar...
LE NECROPOLI
Le principali necropoli italiane risultano costituite da centinaia di sepolture dispo- ste su file parallele. Generalmente sono ubicate in pianura, separate dall’abitato, in corrispondenza di strade o di antichi insediamenti romani.
In collina e nelle aree prealpine i cimiteri sono formati da piccoli nuclei di poche sepolture, mentre al...
L'AGRICOLTURA E L'ALLEVAMENTO
L'AGRICOLTURA
Con lo stanziamento stabile in Italia, i Longobardi fecero dell’attività agricola la base della propria economia. L’aristocrazia longobarda impose ai contadini italici sottomessi l’onere della tertia, un tributo pari a un terzo del raccolto. I latif...
CACCIA E DIETA
LA DIETA
La dieta longobarda comprendeva prodotti agricoli come il frumento, la fava, il miglio, la segale e soprattutto gli ortaggi, i legumi, la frutta (castagne, mele, noci), la vite e l’olivo. Un ruolo primario dovevano avere anche la cacciagione, la raccolta di frutti spontanei e la pastorizia da ...
DIRITTO LONGOBARDO
IL DIRITTO LONGOBARDO
Il diritto longobardo era basato sulle raccolte legislative di Rotari (636-652) e Liutprando (712-744).
Il primo nel celebre editto mise per iscritto la legislazione longobarda fino ad allora tramandata oralmente; ciò segnò il passaggio dalle leggi tribali ad una giurisdizione ...
LINGUA E TOPONOMASTICA
I Longobardi in origine parlavano una lingua germanica simile al gotico. Non esistono testimonianze scritte di questa lingua, poiché il loro patrimonio di conoscenze e consuetudini era affidato alla trasmissione orale.
Solo occasionalmente in testi storici come l’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, o giuridici come l’E...
L'ARCHEOLOGIA
Per individuare la migrazione di un popolo attraverso le evidenze archeologiche è necessario definire un insieme di oggetti specifici che facciano da indicatori culturali negli spostamenti.
Per ciò che riguarda i Longobardi, ascritti di volta in volta alla confederazione dei Suebi, dei Sassoni, degli Avari o dei Turingi, risulta...
CIVIDALE DEL FRIULI
Nel 568 con l’arrivo dei Longobardi, guidati da re Alboino, Cividale acquistò un ruolo da protagonista divenendo capitale del primo ducato longobardo in Italia. Nel corso dell’VIII secolo, durante il periodo del duca Pemmone e di suo figlio Ratchis, con l’aiuto del re Liutprando, vi giunse Callisto, Patriarca di Aquileia: l...
BRESCIA LONGOBARDA
I Longobardi si insediarono a Brescia presumibilmente nel 569 d.C., e la affidarono al governo del duca Alachis. La città che videro i Longobardi era ormai ben diversa dalla città di età romana; già con l’abbandono del paganesimo e poi con la caduta dell’impero romano era iniziato un lento collasso dell&rsquo...
CASTELSEPRIO
Il Castrum di Castelseprio
I resti dell’insediamento di Castelseprio si trovano su un’altura a circa 350 m sul livello del mare, nella media valle del fiume Olona.
L’area è frequentata già tra la tarda età del Bronzo e la prima età del Ferro (X-VIII secolo a.C.); un in...
CAMPELLO
Il tempietto del Clitunno
L'eccentricità morfologica del Tempietto del Clitunno ha dato adito a diverse interpretazioni circa la sua originaria destinazione. La storiografia critica ha proposto per questo edificio datazioni alquanto differenti che vanno dal tardoantico (IV-V secolo), all’epoca longobarda (VII...
SPOLETO
Le più antiche tracce dell'insediamento spoletino spoletino si attestano sul colle di Sant’Elia e sembrano risalire alla media età del Bronzo mentre una presenza stabile è documentata solo a partire dall’età del Bronzo recente e finale. L’abitato preromano degli Umbri, il populus antiquissimus Itali...
MONTE SANT'ANGELO
Il santuario di S. Michele Arcangelo
L'area del sito registra dall'epoca della colonizzazione greca fino all'arrivo del cristianesimo la diffusione di diversi culti pagani strettamente legati alla configurazione ambientale del luogo. In particolare, alcuni culti iatrici-divinatori presenti sul territorio in onore ...
LA DEVOZIONE AL CULTO DI SAN MICHELE ARCANGELO
Grimoado, Romualdo I, Romualdo II, Cuniperto e Ansa (moglie del re Desiderio) sono alcuni dei massimi rappresentanti della dinastia longobarda di Pavia e Benevento, le cui vicende sono legate al Gargano e alla devozione dell’Arcangelo.
A loro si devono infatti importanti lavori di ristrutturazione e di ampliamento del santuario, funzion...
I LONGOBARDI NEL GARGANO
Alla fine del VI secolo, sulla scena sociale e politica dell'Italia meridionale fecero la loro comparsa i Longobardi, che dopo aver fondato con il duca Zottone nel 572 il ducato di Benevento, cercarono a più riprese sbocchi sul Tirreno e sull’Adriatico.
In questo moto espansionistico essi si spinsero più volte sino a S...
ITINERARI DIDATTICI
La Rete ha progettato e proposto viaggi d'istruzione rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, mirati non solo alla scoperta dei siti UNESCO, ma anche di quei luoghi che risultano significativi per la conoscenza del popolo longobardo.
In tutti i luoghi del Sito è possibile visitare i beni accompagnati da guide ...
MACROMUSEUM
Video realizzato dal videomaker Enrico Ranzanici per il Museo di Santa Giulia di Brescia.
Il video racconta le collezioni con un linguaggio evocativo e originale, mettendo in risalto le opere esposte attraverso l'uso sapiente di luci e ombre.
Video shot by Enrico Ranzanici for Santa Giulia Museum in Brescia.
The video s...
SUPPORTI DIDATTICI
L'Associazione Italia Langobardorum ha avviato numerose attività volte alla sensibilizzazione della popolazione e dei visitatori nei confronti dei valori di cui i Beni iscritti nella Lista sono espressione.
In particolare, con i contributi della Direzione generale per la valorizzazione del MiBAC (Legge77/2006), h...
INTRODUZIONE: ALIMENTAZIONE E STORIA
Ciò che fino ad oggi i libri di storia hanno taciuto delle genti del passato riguarda gli aspetti più semplici del loro vissuto quotidiano. Uno tra i più importanti è l’alimentazione. Del resto, cosa c’è di più semplice che sedersi a tavola con un popolo, una cultura diversa dalla nostra, nello ...
IL VALORE SIMBOLICO DEL CIBO
Così come per i cittadini dell’impero romano, anche per i Longobardi il cibo e le bevande rivestono un ruolo importante in occasione dei riti funebri e lo saranno ancora per tutto il periodo alto medievale.
Dagli scavi nelle aree archeologiche di maggiore importanza sono state portate alla luce vere e proprie necropoli longobarde...
LA DIETA ALTOMEDIOEVALE
Riguardo i ricettari gastronomici, i secoli che vanno dal I d.C. al XII sono quasi completamente privi di riferimenti, con la sola eccezione dell’edizione ampliata del De re coquinaria di Apicio, nel IV secolo.
Pertanto, per ricostruire la dieta e le abitudini alimentari longobarde è necessario basarsi su documenti di ti...
PANE E FOCACCE NEL MEDIOEVO
I cereali e i legumi erano alla base della dieta dei ceti più poveri, che li usavano in cucina a chicchi interi, per farne delle zuppe, oppure essiccati sotto forma di farina.
Quest’ultima serviva per preparare l’impasto del pane, che tuttavia era assai raramente ben lievitato e cotto in forno perché conteneva pi&ugr...
I DOLCI TIPICI DEL MEDIOEVO
Non necessariamente la tavola nell’alto medioevo doveva essere povera come si potrebbe essere propensi a credere.
Infatti, i conquistatori Longobardi, venuti in contatto con la popolazione della Penisola e i territori dell’impero bizantino, mutuarono dai costumi latini l’abitudine di preparare, sia pure in forma semplificata...
LA MENSA DEI MONACI
L’incontro tra la religione cristiana e il popolo longobardo avvenne nel 591 grazie alla conversione del re Agilulfo, sposo della regina Teodolinda, vedova di Autari e già seguace della Chiesa di Roma.
I Longobardi, per conformarsi al volere del loro sovrano, si convertirono e fu allora che la religione cristiana ne influenz&ogra...
LA COTTURA DEI CIBI
Il medico bizantino Antimo, nel VI secolo, nel suo trattato De observatione ciborum, si raccomanda di cuocere tutte le carni: la piccola selvaggina e i volatili allo spiedo, mentre la carne suina doveva essere lessata, per garantire il massimo benessere dell’organismo derivante dalla moderazione e dalla cottura scrupolosa del cibo.
LE BEVANDE
Contrariamente a quello che si potrebbe ritenere, le abitudini in fatto di bevande nell’alto medioevo erano assai differenti dalle nostre.
Per quanto possa sembrare arduo a credersi, l’acqua non era presente sulle tavole poiché era il veicolo principale di diffusione di germi e malattie. Per questo. Era preferibile rifornir...
PAOLO DIACONO
Paolo di Vernefrido, nacque a Cividale del Friuli nel 720 o 724 e morì presso il Monastero di Montecassino nel 799.
La storia lo tramanda come Paolo Diacono, perché prima fu mandato a studiare dalla sua nobile famiglia di origine a Pavia, presso la scuola del Monastero di San Pietro in Ciel d’Oro e, in seguito, divenne mon...
L'ITALIA DEI LONGOBARDI (568 - 774)
Pochi anni dopo essere stata riconquistata dai Bizantini, ad opera dell’imperatore Giustiniano, nel 568 l’Italia fu invasa e sottomessa dai Longobardi alla guida di Alboino.
Costoro giunsero da est, dalla regione della Pannonia e varcarono le Alpi Orientali presso le valli Giudicarie trentine, costringendo i Bizantini ad arretrare...
ATTIVITA' PRODUTTIVE E DI APPROVIGIONAMENTO
Dalla disamina dell’Editto di Rotari, la prima raccolta di leggi scritte dei Longobardi volute dal sovrano omonimo nel 643, è possibile apprendere le informazioni fondamentali riguardanti l’economia e l’organizzazione del lavoro.
La società longobarda era basata sull’agricoltura ...
L'ORTO
Moltissime fonti documentarie, come patti colonici e capitolari, fanno riferimento agli orti; pertanto, se ne deduce l’importanza dal punto di vista economico e della sussistenza delle persone.
Lo stesso editto di Rotari, infatti, sanciva che: “se qualcuno sarà entrato a rubare nell’orto di un altro, paghi sei sol...
LA VIGNA
Per la cultura e le tradizioni alimentari longobarde, la vigna era un elemento imprescindibile, tanto da essere diffusa ovunque: ne sono state ritrovate delle tracce archeologiche sia presso i centri urbani, sia nelle immediate prossimità e in alcune curtes, soprattutto nella pars dominicia gestita direttamente dal latifond...
IL PRATO E IL CAMPO
In un’economia poco più che di sussistenza come quella dei Longobardi, la terra rappresentava un valore inestimabile in quanto fonte di sostentamento insieme all’allevamento e alla caccia.
I terreni erano divisi in due categorie: quelli da semina e quelli lasciati a maggese perché riposassero.
I primi vengono g...
L'INCOLTO
Dai documenti giunti dall’età dei Longobardi ai giorni nostri, possiamo rilevare che molto spesso veniva citato anche il terreno incolto, indicato in diversi modi; tra i più frequenti, troviamo, ad esempio, i vocaboli silva e boscus.
La ricorrenza di tali parole, ci fa intuire che anche l’incolto ri...
LA RACCOLTA DI FRUTTI SPONTANEI
Per integrare la produzione agricola dei campi e per fare approvvigionamenti di ciò che poteva servire per l’allevamento del bestiame o la produzione artigianale, in età longobarda i servitori, i coloni e i contadini facevano molto spesso delle ricognizioni nei boschi e nel sottobosco.
Infatti, la raccolta dei frutti spont...
IL CASTAGNO: L'ALBERO DEL PANE
Molto di frequente nel corso dell’alto medioevo, sia negli atti pubblici sia in quelli privati, si fa riferimento alle castagne, un frutto spontaneo molto utilizzato nella cucina longobarda.
I castagneti, indicati come castanetum, silva castana o silva castenata, erano già noti in epoca romana, ma solta...
ALLEVAMENTO
Nell’economia curtense dell’alto medioevo, l’allevamento riveste un ruolo comprimario rispetto all’agricoltura. Ne costituisce la prova il fatto che tutti i popoli di origine barbarica dispongono all’interno del loro ordinamento giuridico di un gran numero di leggi che norma in modo minuzioso la pratica dell’alle...
CACCIA
La caccia era praticata sia dai coloni, sia dagli aristocratici, anche se con finalità differenti.
Infatti, se per i primi costituiva un’importante fonte di approvvigionamento con cui integrare il bilancio alimentare della famiglia, per i nobili era la forma di svago prediletto, che consentiva loro di prepararsi ed esercitarsi al...
LA PESCA
Nel corso dell’età medioevale, la considerazione e il ruolo della pesca all’interno dell’economia e della cultura gastronomica mutarono rispetto all’epoca antica.
Le aree coltivate, spopolate e abbandonate, regredirono allo stato incolto e così furono ricoperte dalla vegetazione spontanea, da foreste e br...
AUDIOLIBRO “A TAVOLA CON RE ROTARI. TRADIZIONI ALIMENTARI E CULINARIE NELL'ITALIA DEI LONGOBARDI”
Il quaderno didattico “A tavola con re Rotari. Tradizioni alimentari e culinarie nell’Italia dei Longobardi” si inserisce nell’ambito del ricco panorama di iniziative promosse dall’Associazione Italia Langobardorum, finalizzate alla conoscenza di aspetti specifici legati al mondo longobardo.
Il tema col qu...
MUSEO CIVIDALE FRIULI
Con il suo legame indissolubile con il territorio che lo circonda, Il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli rappresenta un’eccellenza nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali che narrano del popolo longobardo.
La storia stessa del Museo ha inizio con il Conte di Valsassina Michele della Torre (Mich...
CASTELSEPRIO
Flavia Sebrio: Castelseprio Longobarda, presidio militare e città regia
Lo sviluppo e la fortuna di Castelseprio sono indissolubilmente legati alla posizione strategica del luogo in cui sorge: nel cuore della valle del fiume Olona, da cui è possibile avere il controllo delle vie di comunicazione fluviali e ...
ANIMALI TOTEMICI
Nella mitologia germanica, che ruota attorno al culto del dio Odino (Wotan), sono presenti delle leggende e racconti che narrano di animali fantastici, degni compagni di una divinità che rappresenti al meglio un popolo di guerrieri. Ne è un esempio il cavallo dello stesso Odino, una creatura dotata di un folto manto grigio e di quattr...
L'IDEALE GUERRIERO
Ogni volta che si parla di Longobardi, l’immaginario collettivo attinge a piene mani dal topos del guerriero: così, ci si immagina un uomo che è qualificato nel suo ruolo sociale in base alle armi che brandisce e all’equipaggiamento che indossa.
Del resto, questa associazione di idee trova giustificazione nel ...
IL GUERRIERO LONGOBARDO
La presenza dei Longobardi in tutte le aree dell’Italia settentrionale, come a Brescia, è attestata fin dal 568 d.C.
A raccontarci di questo popolo sono soprattutto i ritrovamenti archeologici dei corredi tombali, che rivelano un’influenza molto forte della cultura germanica, tanto che è possibile instaurare d...
IL CAVALIER DI CASTEL TROSINO
Una delle testimonianze più significative riguardo la considerazione e il prestigio di cui godeva un cavaliere nella società longobarda ci viene offerta dalla tomba numero 119 rinvenuta nella necropoli di Castel Trosino.
Qui, nel corredo funebre del defunto, sono stati rinvenuti numerosi oggetti d’oro e d’argento di ...
INTELLIGENZA NELLE MANI
La metallurgia: un'arte tra quotidianetà, guerra e potere
Per i Longobardi gli individui che godevano di maggiore prestigio sociale erano i cavalieri.
Tuttavia, un posto di rilievo era occupato dai fabbri, perché, con le loro mani, era indispensabile per preparare l’equipaggiamento dei guerr...
STORIA DI UN CORREDO FEMMINILE LONGOBARDO
Unico per la sua ricchezza e per la sua tipologia è il corredo femminile longobardo proveniente dalla tomba 100 della necropoli di Nocera Umbra, in provincia di Perugia.
Trasferito nel 1916 insieme ad altri 24 corredi di pregio presso il Museo Nazionale Romano presso il Castello Sforzesco, a Milano, ora, in occasione della mostr...
SCRITTURE INCOLTE
Scritture in-colte: testimonianze di mezzi e strumenti per la comunicazione
Questa esposizione nasce dalla collaborazione tra il Museo Diocesano, la Biblioteca Capitolare di proprietà del Capitolo Metropolitano ‘Santa Maria Assunta’ e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento ed ha il fi...
CANTO BENEVENTIANO
Il canto chiamato “beneventano” rappresenta una variante delle tradizioni musicali diffuse nell’Europa romano-germanica. Nel caso specifico, nel Ducato longobardo di Benevento si affermò dapprima soprattutto negli ambienti monastici, maggiormente legati al potere, come la chiesa di Santa Sofia.
Esistono delle s...
ARCANGELO MICHELE
A seguito della conversione dei Longobardi al cristianesimo, molti attributi e caratteristiche del dio pagano Odino passarono San Michele, patrono non solo di questo popolo, ma anche di sovrani bizantini e carolingi.
Pensando all’iconografia di San Michele, angelo guerriero a capo delle schiere celesti, è semplice spiegare...
LE EPIGRAFI DEI LONGOBARDI
L’importanza del culto di San Michele Arcangelo è attestata anche attraverso numerose epigrafi incise sulle pareti perimetrali del santuario che sorge a Monte Sant’Angelo sul Gargano, presso Foggia.
La colossale opera di ristrutturazione e ampliamento del luogo di culto fu voluta per devozione dai Duchi longobardi di...
IL RIUSO CONSAPEVOLE
Dall'Antico in Età Longobarda
Nel nostro immaginario collettivo, il nome dei Longobardi è immediatamente associata a termini aggettivi negativamente connotati come “barbari” o “distruttori”; tuttavia, sappiamo da tempo che la realtà storica è ben diversa, meno netta e con...
ISCRIZIONI RUNICHE
Tra le iscrizioni del santuario di Monte Sant’Angelo, se ne possono trovare alcune incise in alfabeto runico.
Ancora oggi, non si conoscono in modo certo le origini delle rune, anche se molto probabilmente furono introdotte nel mondo dei popoli germanici, come i Norreni, gli Angli, i Juti e i Goti.
Per convenzione, questo t...
MUSEO SANTA GIULIA DI BRESCIA
Il Museo di Santa Giulia sorge all’interno del complesso del monastero dedicato a San Salvatore e a Santa Giulia e ospita reperti archeologici provenienti da scavi effettuati all’interno della stessa area perimetrale dell’edificio e, più in generale, dall’area della provincia dell’antica Brixia.
Qui, la pr...